- Gli intermediari (banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio, reti di distribuzione e infine anche le poste) non vendono consulenza allo sportello ma vendono prodotti finanziari seguendo i programmi commerciali della direzione centrale. Si tratta di prodotti venduti in conflitto di interesse. La remunerazione degli intermediari è funzione del prodotto venduto, i loro consigli non sono imparziali rispetto al prodotto.
- Ne consegue una “PARCELLA OCCULTA” è data da:
- Commissioni, provvigioni, costi di ingresso e inefficienze imputabili al conflitto di interesse;
- Mancati rendimenti rispetto a strumenti finanziari semplici ed efficienti (con similare o inferiore esposizione al rischio)
- Gli investitori che vogliono investire informati devono essere consapevoli che una parcella occulta c’è sempre, viene detratta annualmente e spesso lo ignorano. A fronte di questo costo, gli investitori non dispongono di un servizio di consulenza finanziaria calibrato sul loro specifico interesse. Anzi molto spesso una volta piazzato il “prodotto del momento” non viene fornita alcuna ulteriore assistenza.
- Soltanto nella consulenza finanziaria indipendente vi è piena libertà del consulente nella scelta degli strumenti finanziari più adatti al profilo di rischio e agli obiettivi del cliente. Inoltre sono più efficienti.