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Successione di successo, ma pensiamoci prima

By 12/06/2023No Comments

di Giulio Biino (Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato)

L’Italia è un Paese di imprenditori. Le statistiche raccontano che in Italia le aziende familiari con un fatturato fino a 20 milioni di euro rappresentano il 65% (pari a 11.635) del totale delle imprese italiane (fonte Osservatorio AUB). In Europa siamo il Paese con il maggior numero di piccole e medie imprese che rappresentano il motore della nostra economia, creando ricchezza e assicurando benessere e occupazione.

Garantire la continuità d’impresa presuppone la consapevolezza che non è facile conciliare il desiderio di chi è stato protagonista e vuole continuare a decidere e gestire, con le aspettative di chi, magari lavorando da tempo in azienda, si sente pronto per assumere responsabilità di gestione. Il passaggio generazionale non va considerato come un momento, bensì come un processo.

Approcciare questo argomento con i diretti interessati non è semplice ma affinché il periodo sia gestito al meglio, realizzando una ‘successione di successo’, occorre prepararsi per tempo, partendo da quando ancora non serve. Oggi il sistema consente una serie di soluzioni che permettono anche alle imprese più piccole di affrontare il passaggio generazionale con i figli mettendone al sicuro il futuro.

Patti di Famiglia per esempio, introdotti nel 2006 proprio per assicurare il passaggio generazionale evitando ripercussioni negative sulla successione grazie all’eliminazione del rischio di azioni giudiziarie riguardanti la divisione (richieste di collazione) o la lesione di legittima (azione di riduzione), permettono di accedere direttamente alle sorgenti del futuro delle imprese familiari.

La stessa attribuzione dell’azienda, o delle partecipazioni, al figlio, o come dice il codice civile al discendente, richiede equilibrio nei confronti degli altri discendenti e del coniuge. L’azienda, o le partecipazioni, rappresentano infatti un valore economico significativo: è giusto e necessario quindi tenere in considerazione i diritti dei legittimari, e cioè del coniuge e degli altri figli.

I patti di famiglia assicurano continuità nella gestione delle imprese attraverso l’individuazione di uno o più discendenti (figli o nipoti) in grado di proseguire l’attività d’impresa; il trasferimento ad esso, o ad essi, dell’azienda o delle partecipazioni (quando l’impresa è svolta attraverso una struttura societaria); la liquidazione dei diritti economici dei legittimari ai quali non vengono assegnati l’azienda ovvero le partecipazioni.

È chiaro che senza statuti ben costruiti e patti familiari chiari sarebbe molto difficile riuscire a governare processi che coinvolgono così tante persone.

Per un’impresa, dunque, il notaio può essere un supporto essenziale. Nello specifico, può aiutare l’imprenditore a trovare la soluzione più congrua rispetto alle proprie esigenze, evitando errori e rispettando contemporaneamente la volontà dei singoli. È fondamentale il ruolo dei professionisti, come il notaio, con i quali gli imprenditori si confrontano quotidianamente ben conoscendo le criticità che le imprese incontrano nelle diverse fasi della loro attività. Svolgono un ruolo attivo non solo nello spiegare gli strumenti giuridici a disposizione ma per far comprendere, ad esempio, alle imprese familiari l’importanza di affrontare con anticipo il passaggio generazionale, evidenziando i costi e i benefici connessi a una sua corretta programmazione e a una gestione consapevole volta a salvaguardare la continuità operativa dell’azienda.

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Articolo tratto da “Fortuneita.com” del 11/06/2023